Nefertari, Arancino dolce

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L’arancino diventa dolce e fa un tributo all’antico Egitto prendendo il nome di una regina, Nefertari.

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In effetti quello che per noi Siciliani è un comune alimento da strada nella realtà ha origini antichissime, queste, le origini risiedono proprio in oriente, poi, con le influenze territoriali ha assunto aspetti diversi, anche il suo ripieno è divenuto sempre più elaborato e variegato seguendo le mode legate al territorio.

Nella Sicilia orientale l’arancino è al maschile ed ha la punta, non contiene uova nel riso e neanche nella panatura, anche il suo interno differisce dalla “sorella” presente nella Sicilia occidentale, infatti, l’arancino contiene al suo interno un pezzo di carne cotta al sugo e del formaggio primosale o pepato fresco.

Tutto questo per dire che l’arancino veniva usato dalle tribù come “porta mangiare” ovvero un involucro semirigido che contenesse della carne (montone o affini), e una parte esterna anch’essa edibile, ma che ne consentisse il trasporto.

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